Sucidio assistito, parte anche in Umbria la raccolta firme

L'associazione Coscioni dopo il caso Laura Santi: "Le Regioni, che hanno competenza in materia sanitaria, devono attivarsi e fare la loro parte, approvando norme che diano attuazione al diritto di tutti i cittadini"

Parte anche in Umbria la raccolta firme per una legge regionale che disciplini le modalità applicative del diritto al suicidio assistito. Lo comunica il referente regionale dell’associazione Luca Coscioni Alessandro Gentiletti.

Non è un caso che la campagna parta in Umbria dopo le recenti polemiche rilanciata da Laura Santi, la giornalista perugina affetta da sclerosi multipla progressiva che dopo la lunga battaglia per vedersi riconosciuto il diritto al suicidio assistito non riesce a farselo applicare dalla Regione.

“Si tratta di un diritto – sottolinea l’Associazione Coscioni –  ormai riconosciuto dalla nostra Corte costituzionale. Un diritto che è ancora difficile se non impossibile esercitare, come ci ha ricordato proprio in questi giorni la nostra consigliera generale Laura Santi. Per questo le Regioni, che hanno competenza in materia sanitaria, devono attivarsi e fare la loro parte, approvando norme che diano attuazione al diritto di tutti i cittadini. Se la politica non si muove tocca a noi attivarci, per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare. Inizieremo già nei prossimi giorni a raccogliere le firme, ad organizzare banchetti ed iniziative pubbliche anche con Marco Cappato”

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