Per tre giorni, il cuore dell’Umbria tornerà a battere al ritmo dell’Impero Romano. Con la dodicesima edizione di Ocriculum AD 168, l’area archeologica di Otricoli (TR) si trasformerà in un affresco vivente della Roma di Marco Aurelio, rianimando l’antica città con accampamenti militari, mercati, danze rituali, spettacoli gladiatori e sapori autentici della cucina imperiale.
Venerdì 30 maggio: la città si accende tra storia e musica
L’apertura è fissata per il pomeriggio di venerdì 30 maggio alle ore 16:30, con la presentazione del progetto PNRR “Terre di Otricoli”. A seguire, un approfondito convegno dal titolo “Olea prima omnium arborum est”, interamente dedicato all’olio e all’ulivo nel mondo antico, vedrà la partecipazione di archeologi e studiosi di fama internazionale.
Con il calare del sole, il parco archeologico si illuminerà di torce: le tabernae romane apriranno al pubblico, offrendo pietanze storiche in un contesto scenografico curato nei minimi dettagli. La serata sarà arricchita dal concerto dei Tribù Nahars, che con strumenti arcaici e sonorità evocative, daranno vita a un’atmosfera fuori dal tempo.
Sabato 31 maggio: si risveglia la vita dell’antica Ocriculum
Alle ore 10:00, il sipario si alzerà definitivamente sul cuore dell’evento: l’intera città romana prenderà vita, tra foro, porto e castra. Gli euro lasceranno il posto a aurei, sesterzi e assi, con cui il pubblico potrà interagire e fare acquisti nei vari spazi tematici.
Tra i luoghi più suggestivi:
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Castrum Legionis, con la vita quotidiana dei soldati
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Excubitorium, sede dei vigiles e dei magistrati
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Domus, che riproducono le abitazioni delle famiglie otricolane
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Emporium, il vivace mercato con mestieri antichi e laboratori didattici
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Porto dell’Olio, con imbarcazioni storiche, pescatori e mercanti
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Arena gladiatoria, per spettacoli realistici di combattimento
I riti religiosi ricostruiti, come il suovetaurilia e la Rosalia Signorum, arricchiranno l’esperienza. In serata, si terrà la rievocazione funebre delle Reliquae Reditus in Patriam, accompagnata da un corteo notturno e, a seguire, i Ludi Gladiatorii, con combattenti, arbitri, lanistae e l’apparizione del temuto Caronte.
Domenica 1° giugno: l’Impero si congeda con un’ultima giornata di festa
L’ultima giornata sarà interamente dedicata al coinvolgimento delle famiglie. I più piccoli potranno:
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frequentare la scuola romana,
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scrivere su tavolette cerate,
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contare con l’abaco,
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giocare con i passatempi dei bambini di 2000 anni fa.
L’intera area archeologica sarà animata fino al tramonto da legionari, artigiani, danzatori e insegnanti, offrendo un’immersione completa nell’antichità.
Un banchetto imperiale con monete romane
Un elemento distintivo dell’evento sarà la possibilità di mangiare come veri cittadini dell’Impero. Cambiando la moneta all’ingresso, i visitatori potranno scegliere tra due tabernae:
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Thermopolium “Ad Flaminia”, che servirà zuppe di legumi, carne alla brace, spezzatini, focacce e dolci come libum e crustula.
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Popina “Ad Portum Oleii”, con piatti freddi, panini con porchetta, taglieri e dolciumi.
Tutto accompagnato da bevande storiche come il mulsum (vino speziato), acqua e birra, il tutto servito tra banconi in legno e luci di fiaccole.