Derebotti rilancia sui treni in Umbria e ribadisce: “Rfi rispetti gli accordi”

L'assessore regionale: "D'accordo i lavori, ma non si tolgano del tutto le direttissime"

Per ora, è un provvisorio. Ma è un provvisorio che minaccia di diventare definitivo, già a partire dal dicembre 2025 quando verranno rivisti gli orari delle corse dei treni sulle ferrovie dell’Umbria. L’assessore regionale Francesco Derebotti, che già aveva lanciato l’allarme, ritorna di nuovo sulla questione, sollecitando Rete ferroviaria italiana e il Governo. I lavori con i fondi del Pnrr, in corso, avevano reso necessario ridimensionare alcune corse dei treni Fs sulle linee direttissime. In via provisoria, per l’appunto. Ma secondo Derebotti, ora l’intenzione sarebbe quella di riorganizzare in dal dicembre 2025 le tracce dei treni regionali veloci in Umbria. Secondo l’assessore regionale, Rfi deve invece rispettare gli accordi presi con la Regione e mantenere le corse veloci in vigore fino a prima dell’inizio del lavori.

LA REAZIONE. Derebotti si rivolge a Rfi e anche al Governo, proprio per chiedere questo rispetto degli accordi e per evitare che il traffico di treni in Umbria porti a dirottare gran parte delle corse sulle linee lente. “Lo scenario che va determinandosi all’esito della sommatoria delle scelte di Rfi e dell’Autorità di regolazioni trasporti – afferma – va ben oltre l’esigenza di delineare strategie atte a superare un periodo, per definizione transitorio“. Poi, fa riferimento alle scelte che a dicembre potrebbero penalizzare il traffico ferroviario umbro con danni gravi al territorio regionale: “Apprendiamo dell’intenzione di riorganizzare, già a partire dall’orario di dicembre 2025, le tracce dei treni interregionali veloci dell’Umbria. Ad oggi questo significherebbe una completa traslazione dei servizi di questa regione dalla linea direttissima alla linea lenta, con le ovvie ripercussioni in termini di allungamento dei tempi di percorrenza e relativo decremento della qualità della vita specialmente dei pendolari, studenti e lavoratori“. Derebotti teme una politica che vada più verso gestori privati e annuncia che la Regione farà le sue mosse: “Si sta andando verso l’assoluta predominanza dei servizi commerciali, attualmente Freccia e Italo, e scapito di quelli definibili di cittadinanza, utilizzati dalla gente comune per lavorare e studiare. La Regione Umbria si opporrà in tutte le sedi praticabili all’attuale deriva. Richiamiamo il Governo alla responsabilità nella limitazione delle pessime strategie assunte. Chiederemo subito un incontro con tutti i parlamentari umbri al fine di condividere una piattaforma di azioni congiunte. Contatteremo ulteriormente i rappresentanti delle regioni Toscana e Lazio per costruire un comune profilo di risposta a decisioni egualmente penalizzati“.

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