Dopo la crisi conclamata della Sangraf, dove recentemente non sono stati pagati gli stipendi dalla propietà cinese, si accendono i fari della crisi economica anche sul tessuto imprenditoriale narnese, già provato dalla situazione non semplice di Alcantara. Un quadro che – come denuncia Sinistra Italiana Narni-Amelia potrebbe presto avere ripercussioni pesanti su occupazione, famiglie e indotto economico. Il partito chiede interventi urgenti e un nuovo patto di comunità per rilanciare l’economia locale.
La Sangraf, azienda chiave nella produzione di elettrodi in grafite, è al centro di una difficile vertenza sindacale.Non si vedono all’orizzonte prospettive, con le sigle
Anche la Alcantara, fiore all’occhiello del comparto manifatturiero ternano, è in difficoltà. Il crollo del fatturato – attribuito al calo della domanda nel settore automotive – ha costretto l’azienda ad attivare oltre tre mesi di cassa integrazione, un segnale di crisi strutturale che rischia di riflettersi pesantemente anche sull’indotto e sulle piccole imprese collegate.
«Negli ultimi mesi si sono acuiti i segnali di crisi che investono storiche realtà produttive del territorio», afferma Sinistra Italiana, chiedendo con urgenza la convocazione di un tavolo interistituzionale. L’obiettivo è coinvolgere Regione, enti locali, Governo, sindacati e rappresentanti delle imprese per definire azioni concrete e condivise.
Secondo la segreteria provinciale del partito, servono subito misure straordinarie per sostenere l’occupazione. Le proposte includono l’accesso agevolato al credito, estensione della cassa integrazione, e soprattutto investimenti in innovazione, economia circolare e riconversione produttiva.
«È ora di rilanciare un grande progetto di comunità», afferma Sinistra Italiana. Il piano punta a costruire un modello industriale basato su tecnologie green, efficienza energetica e sviluppo delle energie rinnovabili, capace di garantire un futuro sostenibile al territorio.
“In un momento così critico per la produzione e il lavoro serve un’azione forte e condivisa per difendere il presente e immaginare il domani”, dichiara la segreteria provinciale. “I lavoratori non possono più essere lasciati soli”.