Spinelli alla fine è eletto segretario del Pd provinciale, ma è crisi interna

Il consigliere comunale ed ex segretario cittadino sale al vertice dei dem provinciali: esponente della minoranza, è stato eletto con 36 schede su 80. Infuriata la maggioranza Pd, che aveva chiesto il rinvio dopo il passaggio di Bernardini al regionale

Il rinvio non c’è stato e quindi l’assemblea provinciale del Pd di Terni è andata in scena eleggendo l’unico candidato in corsa, Pierluigi Spinelli, esponente di Casa Democratica, la minoranza del partito, che però comanda  Terni tutta, visto che esprime anche il segretario comunale Leopoldo Di Girolamo. Aria pesante soprattutto in Passione Democratica, che aveva tentato invano la carta del rinvio: Spinelli è stato eletto con 36 schede su 80 (e il 93 percento dei votanti) e non aveva avversari perchè Damiano Bernardini, l’uomo di Bori per la provincia, è stato nominato segretario regionale al posto di  Pasquali.

La nota della segreteria provinciale di Terni

L’assemblea è stata aperta da Damiano Bernardini, nella sua prima uscita come segretario regionale, che si è detto pronto a collaborare con il neo-eletto segretario provinciale per affrontare insieme le sfide strategiche per i territori e la comunità umbra.

Nella sua relazione, Pierluigi Spinelli, ringraziando il segretario regionale per il segnale di attenzione che ha voluto dare, si è detto certo di una collaborazione concreta tra i due livelli. “La presenza di Damiano Bernardini è un segnale importante e sono sicuro che riusciremo a lavorare in maniera coordinata, serena ed efficace, riallacciando quel dialogo interrotto con il livello regionale che diviene oggi essenziale per lavorare ad una rinnovata e rafforzata identità regionale e ad un progetto politico condiviso e in grado di lanciare un costruttivo dialogo con le forze attive dela nostra provincia. Sono perciò fiducioso in questa nuova fase e pronto ad una rinnovata collaborazione tra i vari livelli del Partito Democratico” ha dichiarato Spinelli. Il segretario uscente Fabrizio Bellini, ha ringraziato l’assemblea e la segreteria che lo hanno supportato in questi anni e salutato da un caloro applauso oltre che dai sentiti ringraziamenti di Spinelli.

La nota di Passione Democratica

Molto meno diplomatica, di Passione Democratica. Eccola di seguito:

“Oggi, nonostante le nostre richieste di rinvio dell’assemblea provinciale di Terni, la stessa si è comunque tenuta. Avevamo chiesto il rinvio in quanto i congressi nella provincia di Terni avevano consegnato un’assemblea paritaria tra le due mozioni (40-40) che ha reso evidente l’impossibilità di individuare una figura in grado di rappresentare, oggi, una guida per il partito a livello provinciale.

Il Partito Democratico provinciale di Terni è in una crisi politica che non può essere ignorata né minimizzata, e quanto accaduto oggi non fa altro che peggiorare ulteriormente il quadro.

Su 80 aventi diritto al voto, soltanto 36 si sono espressi a favore di Spinelli. Questo esito di voto, con un’evidente assenza di numero legale, certifica l’impossibilità di raggiungere la maggioranza minima per eleggere un segretario.

Emerge dunque un dato politico grave oltre che una questione di legittimità da approfondire urgentemente con le commissioni di garanzia competenti qualora tale esito venisse confermato.

Auspichiamo con forza che la strada verso la convergenza per una segreteria unitaria sia la strada che percorremmo a breve per il bene del Partito Democratico”.

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