Le segreterie territoriali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Fismic-Confsal e le rispettive RSU hanno espresso il loro disappunto riguardo all’incontro del 31 luglio con l’ufficio personale di Gap,una delle principali ditte esterne di Acciai Speciali Terni, e uno dei responsabili del cantiere di Terni. La riunione, focalizzata sulla verifica degli impegni presi e l’avanzamento dei lavori in materia di salute e sicurezza, non ha soddisfatto le aspettative di lavoratori e sindacati.
Critiche sulle promesse non mantenute
Le organizzazioni sindacali e le RSU sottolineano che le risposte ricevute dall’azienda non rappresentano altro che una reiterazione degli impegni già presi, senza alcun progresso concreto. In particolare, non è stato ancora assegnato l’ordine per il rifacimento del manto stradale nel parco rottami entro la fermata estiva, né quello per l’installazione di un sistema automatico di abbattimento delle polveri presso l’impianto Bertolotti. Inoltre, il progetto per la nuova cabina di carica nel parco rottami e l’assorbimento degli aumenti salariali del CCNL rimangono in sospeso.
Riguardo ai nuovi impegni, le RSU hanno richiesto una modalità scritta di gestione per l’ingresso dei camion al parco rottami, limitando l’accesso a un massimo di tre mezzi alla volta. Hanno anche proposto un nuovo sistema di irrigazione permanente per bagnare il piazzale di movimentazione delle casse mobili, che dovrebbe sostituire il passaggio dell’autobotte.
Frustrazione crescente tra sindacati e azienda
I sindacati e le RSU si dichiarano stanchi di ricevere sempre le stesse risposte dall’azienda. Queste risposte, sebbene piene di buoni propositi, non si sono mai tradotte in azioni concrete a causa di ritardi imputabili sia ad Ast che a Gap. “Se le buone intenzioni non si trasformano in atti concreti, chi ne soffre sono sempre i lavoratori”, affermano le organizzazioni sindacali.
I sindacati hanno già fatto un interpello ufficiale agli enti preposti al controllo della salute e dell’ambiente nei luoghi di lavoro. Continueranno a monitorare nelle prossime settimane l’andamento degli impegni presi e si riservano di intraprendere qualsiasi forma di mobilitazione alla ripresa delle attività lavorative.