Il comitato famiglie del centro storico ha consegnato il 1 dicembre, una petizione con 312 firme raccolte contro il progetto a Palazzo Spada, alla prefettura e alla questura di Terni contro la decisione del Comune di aprire in via sperimentale la Ztl.
La sperimentazione, prevista per essere attiva dall’8 dicembre fino al 6 gennaio 2024, ha scatenato infatti un’ondata di dissenso tra i residenti e il recente incontro con l’assessore Iapadre non ha dato i frutti sperati.
Il comitato ha espresso in una nota l’opposizione al progetto: “A questa inopportuna sperimentazione – spiega una nota diffusa dal comitato – i cittadini si sono chiaramente opposti attraverso la petizione appena depositata. Ribadiamo all’amministrazione comunale di considerare l’ipotesi un doveroso passo indietro o laterale alla luce delle evidenti criticità di sicurezza e vivibilità del centro storico ampiamente evidenziate come da pareri di studi professionali, tecnici e legali”.
Inoltre, il comitato dice di attendere con trepidazione la risposta ufficiale del Comune: “Restiamo in attesa della determinazione ufficiale da parte del Comune di Terni – aggiungono dal comitato – e di conoscere il nome di chi si assumerà la responsabilità di questo atto che aggraverà in termini di vivibilità, salute, traffico e smog la già critica situazione all’interno della ztl. Ci opporremo fino alla fine e con ogni mezzo possibile”.
Il comitato, che nei giorni scorsi aveva stigmatizzato con una nota chi lo accusava di rappresentare una parte politica, ribadendo invece la propria equidistanza dalle forze in campo, ha anche annunciato ulteriori iniziative di protesta fino alla data di ipotetica apertura della Ztl.