Il Comitato Prisciano Terni Est ha sollevato preoccupazioni crescenti riguardo la costante presenza di odori ferruginosi di origine siderurgica.”Nonostante le ripetute segnalazioni alle autorità competenti, la situazione persiste senza adeguata attenzione o intervento”, scrivono in una nota firmata insieme a Italia Nostra, Vwf e Mountain Wilderness
“I residenti si sentono ignorati e preoccupata per le possibili conseguenze sulla salute, in particolare i gruppi più vulnerabili”.
Il Comitato ha recentemente rinnovato l’appello all’ARPA Umbria, richiedendo l’installazione urgente di dispositivi per l’analisi olfattometrica, chimica e tossicologica. “L’obiettivo- spiegano – è individuare con precisione le sorgenti di questi odori, nonché comprendere meglio le implicazioni per la salute e l’ambiente circostante”.
Ulteriori richieste sono state fatte alla ASL Umbria 2, soprattutto per intensificare il monitoraggio sanitario delle possibili ricadute delle emissioni industriali sulla salute degli abitanti. “Fondamentale – prosegue la nota- valutare l’impatto a breve, medio e lungo termine, oltre che sugli alimenti prodotti nella regione, come carne, uova e verdure, che potrebbero essere contaminati”.
Inoltre, il comitato proprio nella giornata di ieri ha incontrato Ast che ha loro illustrato nei dettagli i progetti e le azioni che stanno mettendo in atto al fine di ridurre l’impatto ambientale.
“Il personale di AST si è dimostrato determinato alla riuscita del progetto, soprattutto in vista dei futuri limiti sulle emissioni di metalli pesanti che a breve verranno imposti dall’Unione Europea. Stando alle tempistiche che ci sono state riferite, il tutto dovrà terminare nell’agosto del 2025”, sottolineano, ribadendo però di essere perplessi in quanto si tratta di un progetto sperimentale: “Resteremo vigili sul mantenimento delle promesse”, concludono.