Stop gare a Piediluco, il Comune: “Noi a posto, la Federazione ha cambiato idea”. Ma il Pd incalza (VIDEO)

Conferenza stampa degli assessori Maggi e Schenardi dopo la clamorosa cancellazione delle gare internazionali di canottaggio: "C'era l'accordo per farle nonostante i ritardi". Interrogazione dem

Il Comune di Terni si difende sul caso Piediluco, dopo la nota della Federcanottaggio che ha spostato a Sabaudia il meeting nazionale e per ora sospeso il Memorial D’Aloja.

In una conferenza stampa, gli assessori Giovanni Maggi (lavori pubblici) e Marco Schenardi (Sport) insieme al funzionario comunale Federico Nannurelli in una conferenza stampa scaricano sulla Federazione la responsabilità di tutto: “Nessuna accusa, legittimo cambiare idea”, dicono. Ma le loro parole poi dicono tutt’altro.

“Questi lavori del Pnrr non era in capo al Comune di Terni bensì alla Fic, che con l’allora presidente Abbagnale ha scelto di farli a Terni. Si tratta di un intervento importante di 3 milioni di euro, con materiali innovativi, abbiamo sempre lavorato in sintonia con la Fic, tutte le decisioni sono stati prese all’unisono con loro”, sottolinea Maggi che poi risponde a Melasecche: “Il vecchio assessore ha lasciato tanti progetti incompleti e questo era uno di quelli.  Come il PalaDivittorio con gli spogliatoi in abbandono, il Camposcuola non omologabile e il campo Laureti senza tribune. Non è possibile fare i lavori a pezzi e anche se fosse stato possibile l’avrebbe dovuto prevedere lui, non possiamo cambiare il capitolato”.

Poi l’ammissione: “Ci siamo resi conto che i lavori non sarebbero terminati per il D’Aloja. Così di concerto con la Fic si è deciso di  fare un’operazione per consentire di svolgerlo vicino al cantiere. Abbiamo fatto quindi consegne parziali, secondo le indicazioni della federazione, facendo delle piccole forzature con l’impresa. Anche il nuovo presidente Tizzano aveva garantito l’impegno per confermare le gare a Piediluco”.

Aggiunge Schenardi: “Tizzano voleva fare entrambe le gare, noi eravamo perplessi per una questione di immagine. La Fic ha confermato che avrebbe portato dei teli per coprire. Alla fine si era arrivati, insieme alla ditta, per salvare il  D’Aloja. Ci siamo rivisti al meeting per fare il punto. Restavano problematiche come il corridoio per arrivare in acqua, la consegna della torre – che sarebbe stata consegnata parziale ma utilizzabile entro il 31 marzo – e come fare arrivare la luce. Su questo la ditta si era messa a disposizione. Per gli spogliatoi ci è stato proposto di usare quelli del circolo tennis, della piscina e della Fic. Visto l’ottimismo abbiamo provato a stringere per salvare anche il meeting nazionale e c’era una intesa. Dopo 4-5 giorni ci hanno detto che non si poteva fare più nulla,  anche per problemi agli spogliatoi della federazione”.

E l’annuncio: “Firmeremo una nuova convenzione, a scadenza Dicembre 2025, nella quale impegneremo la Fic a confermare a Terni il D’Aloja – che ad ottobre vedrete si farà, anche se più ridotto – e il meeting nazionale”. Operazione non semplice, soprattutto se Sabaudia spingerà sui nuovi vertici federali.

Chiude Nannurelli: “Comune ha ereditato dalla regione il centro remiero dalla Regione in stato di abbandono, non aveva gli standard normativi per essere utilizzato e anche la tribuna era stata inibita dai vigili del fuoco. Nessuno ha 4 milioni da investire, è stato fatto col Pnrr e invece di chiuderlo, sarà messo a norma ed utilizzato per le gare internazionali, diventerà centro olimpico. Sarà l’unico centro in Italia idoneo a questo tipo di gare”.

Interrogazione del Pd

Lunedì intanto, Maggi e Schenardi incontreranno i commercianti di Piediluco, delusi per questa cancellazione: “Cercheremo di fare quante più iniziative possibile, per limitare il danno economico”, spiega Schenardi.

Risposte che in parte,  sono già quelle dell’interrogazione presentata dal neo capogruppo del Pd Emidio Gubbiotti per il question time di domani. L’esponente dem – insieme al segretario Spinelli – chiede informazioni sul futuro delle gare a Piediluco. Gubbiotti e Spinelli ricordano come “le criticità erano già state evidenziate in un’assemblea pubblica nell’agosto 2023, ma i suggerimenti usciti da quella riunione, non sono state tenute in considerazione, per paura di perdere i finanziamenti Pnrr”.

Gubbiotti e Spinelli criticano anche i materiali scelti “che avranno bisogno di molta manutenzione” e il fatto che sia stata demolita la struttura del circolo canottieri “che invece, sebbene risalente al 2000, avrebbe potuto essere ristrutturata. Inoltre non è prevista la realizzazione di strutture a suppporto, come parcheggi per i carrelli delle imbarcazioni”.

I dem puntano l’indice sui ritardi, che il Comune imputa anche ai vincoli paesaggistici: “Le dichiarazioni dell’assessore lasciano dubbi anche sull’iter autorizzativo.: è stato condiviso con la Soprintendenza? Il Comune spieghi questo – scrivono -e perchè non si è deciso di lavorare per comparti”. Si preannuncia, su questo, un altro round senza esclusione di colpi.

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