Poca gente (circa 30 persone), età media molto alta e cartelli scritti a penna, come un tempo. A Terni è andata in scena la manifestazione contro il nucleare in città dopo che il Comune per bocca del sindaco si è detto disponibile ad ospitare sul territorio una mini centrale e per questo ha scritto al ministro Pichetto Fratin.
A guidare la passeggiata simbolica – dalla stazione a Palazzo Spada – Medicina Democratica, col coordinatore umbro Pierluigi Rainone, Europa Verde, con Gianfranco Mascia ed Eva Hausegger e Potere al Popolo, presente Silvia Tobia. Tanti i cartelli non solo contro il nucleare ma anche contro Bandecchi e contro la costruzione da parte di privati del nuovo stadio “che deve restare pubblico” e contro il project financing per l’ospedale.
Prima della manifestazione siparietto curioso con Gianfranco Mascia che passa con una urna di cartone in cui chiede di rispondere alla domanda “Ma tu la vuoi una centrale nucleare a Terni?”. Uno dei curiosi presenti vota positivamente e Mascia chiede di motivare la scelta: “Ma se avessi votato no non mi avresti chiesto nulla”, fa il passante
“No al nucleare in una città con alto indice di tumori – dice Rainone – fare invece un polo ad energia solare, ma senza usare i terreni agricoli: solo i tetti e i capannoni dismessi”. Gli fa eco Eva Hausegger: “Nel 2025 parliamo ancora di scorie che faranno del male ai nostri bambini: unica soluzione sono le rinnovabili”