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Visita della Presidente Tesei all’ospedale di Orvieto: Tra sogni e realtà

Un viaggio tra le eccellenze e le criticità dell’ospedale Santa Maria della Stella

Ieri 27 marzo, la Presidente Donatella Tesei ha visitato l’ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto. Secondo il suo post sui social media, la visita ha evidenziato un’immagine quasi idilliaca dell’ospedale, con i reparti di Ortopedia Pediatrica, Ginecologia, Cardiologia e altri che si distinguono per l’alta qualità delle cure e l’efficienza operativa.

Nel suo giro, la presidente ha apprezzato in particolare la connessione tra il reparto di Ortopedia e quello di Riabilitazione, nonché l’innovativa iniziativa di Arte Terapia in Pediatria. Queste osservazioni evidenziano l’importanza del personale medico e infermieristico, insieme agli sforzi della direttrice Dr.ssa Ilaria Bernardini, nell’elevarne il prestigio.

Tuttavia, la realtà non è priva di sfide. Le criticità rimangono un punto dolente: liste d’attesa estenuanti, servizi segnalati ma non sempre operativi, e la questione irrisolta dell’emodinamica. Il famigerato CUP regionale, che indirizza i pazienti in diverse strutture, solleva ulteriori interrogativi sulla gestione efficiente dei servizi sanitari. Emblematica è la situazione dell’UTIC (Unità di Terapia Intensiva Coronarica), citata durante la visita ma, secondo alcune fonti, non ancora funzionante come dovrebbe.

Un altro aspetto riguarda l’elisoccorso, utilizzato come un potenziale salvavita, ma limitato da condizioni operative restrittive. Inoltre, la mancanza di un servizio di urologia permanente presso l’ospedale e la necessità per i pazienti di viaggiare verso altre città per ricevere cure adeguate, solleva questioni sulla completezza e l’accessibilità dei servizi offerti.

La Presidente Tesei ha riconosciuto che l’ospedale serve un’area più ampia rispetto al solo territorio di Orvieto, un dettaglio che sottolinea la sua importanza strategica non solo per la città ma anche per le regioni circostanti. Tuttavia, l’approccio della politica regionale e la possibilità di deroghe alle linee guida, come nel caso dell’emodinamica, rimangono punti di discussione aperta.

 

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