Dopo Confartigianato, anche Confcommercio ha proposto all’amministrazione Bandecchi una serie di modifiche alla Ztl. Sono riassunte in un documento presentato ieri all’assessore Iapadre.
Nella nota preliminare l’associazione di categoria si dice soddisfatta della disponibilità del comune a cambiare la normativa: Evidenziamo la necessità di uno sforzo collettivo, finalizzato a preservare lo spazio pubblico del centro in termini di fruibilità, qualità urbana e sostenibilità ambientale. Apprezziamo la disponibilità, dichiarata sui giornali, del Sindaco ad ascoltare la città su di un tema assai complesso, come quello della mobilità di persone e merci, per il quale occorrono scelte innovative e condivise”
Confcommercio sottolinea come “un nuovo regolamento Ztl, peraltro poco condiviso non è sufficiente per dare adeguate risposte, capaci di bilanciare ed armonizzare i diversi interessi in gioco. Non bastano estemporanee soluzioni volte ad imporre limitazioni e pedaggi per l’accesso ed il parcheggio in centro città, senza che queste azioni siano affiancate da approcci e strumentiatti ad incoraggiare scelte più sostenibili in termini di mobilità di persone e merci”
“Le politiche volte a migliorare la qualità del centro cittadino dice Confcommercio – devono tenere conto dei “tempi” della città ovvero ovvero dai dati che descrivono i flussi e gli spostamenti di persone e merci.”.
Le idee sul piatto
Confcommercio quindi evidenzia la necessità di scelte innovative e mette sul piatto alcune proposte.
L’organizzazione propone l’abrogazione delle Zone interdette. o, in alternativa, l’inserimento nel regolamento di criteri chiari per l’individuazione di tali aree, con un focus su vie e piazze di particolare importanza culturale o storica, o aree oggetto di significativi investimenti di riqualificazione. La proposta include anche la revisione delle restrizioni per carico e scarico merci e l’accesso dei servizi, con fasce orarie specifiche per ridurre l’impatto sulle attività commerciali.
Viene sottolineata l’esigenza di affrontare le situazioni anomale generate dalla nuova mappatura delle zonizzazioni, come il caso di corso Vecchio. Inoltre, si richiede maggiore flessibilità nell’articolarsi dei permessi, con la creazione di macrocategorie basate sui codici ATECO per definire fasce orarie di accesso che meglio rispecchino le esigenze operative delle diverse attività. Su questoo fronte, Confcommercio propone cinque macrocategorie di permessi (C1, C2, C3, C4, C5), ciascuna con fasce orarie e condizioni specifiche per rispondere alle esigenze delle varie attività commerciali, dalla vendita al dettaglio alla ristorazione, con l’obiettivo di minimizzare gli accessi non necessari e favorire una gestione più efficiente del traffico.
Viene inoltre richiesta l’introduzione di permessi giornalieri e del giustificativo transiti per pronto intervento entro 72 ore, estendibili anche alle Zone interdette per garantire la flessibilità necessaria nelle operazioni di emergenza. Confartigianato sottolinea inoltre l’importanza di prevedere un regime transitorio per i permessi già rilasciati secondo la normativa precedente, assicurando una transizione fluida verso il nuovo regolamento.
“Invitiamo l’Amministrazione Comunale – conclude Confcommercio- ad attivarsi celermente affinché, completato il percorso di ascolto, sintesi e concertazione con la città, attraverso l’esperimento di tutti i passaggi istituzionali, predisponga un Regolamento rivisto o altra decisione politico-amministrativa, limitando temporalmente questo grave stato di incertezza e confusione, che danneggia le categorie commerciali ed imprenditoriali da noi rappresentate”.
