I lavoratori della grande distribuzione in Umbria, inclusa la città di Terni, sono pronti a incrociare le braccia in uno sciopero nazionale. Questo movimento, indetto dalle federazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, nasce dalla mancata conclusione delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale nel settore della distribuzione moderna organizzata. Un rinnovo atteso da oltre 240.000 impiegati, con una significativa presenza in Umbria, dove si contano circa 4.000 lavoratori.
Le tensioni si sono intensificate dopo la scadenza del precedente contratto nel 2019, coinvolgendo le imprese associate a Federdistribuzione. I sindacati, infatti, accusano l’ente di promuovere pratiche sfavorevoli per i lavoratori. Tra le principali contestazioni vi è l’introduzione di flessibilità incontrollata e contratti a termine di durata indeterminata, considerati dai sindacati come strumenti per sfruttare i lavoratori senza garantire loro adeguata sicurezza lavorativa.
Inoltre, si denuncia il tentativo di declassare alcune mansioni, come l’attribuzione delle operazioni ausiliarie alla vendita a ruoli inferiori, ad esempio il pulimento delle aree di vendita, una pratica già adottata illegittimamente da alcune aziende associate a Federdistribuzione. Questa situazione è percepita come un attacco alla dignità professionale dei lavoratori, che vedono ridursi il loro riconoscimento e le loro competenze professionali.
Per far sentire la loro voce, i lavoratori hanno organizzato due flashmob in Umbria, fissati per le ore 10. Il primo si svolgerà davanti al punto vendita Ovs di Terni in piazza Valnerina, mentre il secondo avrà luogo al punto vendita Obi di Corciano, situato nel centro commerciale Quasar in via Capitini. Queste manifestazioni mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla situazione critica che stanno vivendo i lavoratori del settore.