Sarà la regina delle Giornate narnesi del Fai di Primavera il 23 e 24 prossimi: Villa Valli, al Montiello, aprirà le proprie porte per tutti i visitatori che vorranno ammirare un vero capolavoro dell’arte di fine Ottocento.
E sarà davvero un’occasione per entrare in uno spaccato della storia di Narni e, senza esagerazioni, d’Italia, dal momento che in quella grande casa hanno trovato ospitalità marinai, guerrieri, imprenditori ed esploratori oltre che uomini di Stato. Fatto sta che l’immobile si staglia in un bellissimo bosco di lecci nella sua completezza stilistica, molto netta, che si offre al visitatore che arriva, davanti ad un piazzale di ghiaia. La bellezza esterna si riverbera poi all’interno con una sala di ingresso grande e contenente gran parte dei ricordi della famiglia. Tralasciando quanto si trova al primo piano va da dire che la sala si affaccia su un grandissimo giardino, curato a prato dove in passato la famiglia ha anche attrezzato dei bellissimi catering.
L’interno davvero evoca i suoi ultimi proprietari a cominciare dall’Ammiraglio Giulio Valli, che fu uno degli estensori dell’armistizio con la Francia; a Mario Valli, anch’esso esperto marinaio che riuscì su un canotto Pirelli a attraversare l’intero Oceano Pacifico insieme ad altri due avventurosi.
Ma a Villa Valli era di casa pure Giannetto Valli che fu sindaco di Roma prima del Fascismo. Giulio Valli, l’Ammiraglio era anche amico di Gabriele d’Annunzio col quale avviò una consistente corrispondenza, parte della quale verrà anche esposta. La Villa ebbe anche una funzione sociale intorno al 1944 quando divenne scuola per i ragazzi di Narni che non ne avevano nessuna, il tutto grazie alla magnanimità dell’Ammiraglio, al quale la città ha anche dedicato una grande lapide.
