Scontro tra Comune e Ater a seguito della recente cerimonia di consegna di sette alloggi ricavati nell’ex convento di San Pietro. L’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Maggi, ha espresso nette perplessità riguardo le scelte dell’Ater, sottolineando la dissonanza tra gli elevati investimenti per alloggi “di lusso” e le esigenze di edilizia sociale.

“L’Ater ha destinato una somma ingente, 2.800.000 euro, per realizzare alloggi dal costo medio di 400.000 euro l’uno, orientandosi verso una fascia di utenza che potrebbe facilmente accedere al mercato privato degli affitti concordati,” ha dichiarato l’assessore Maggi, evidenziando la critica situazione di molti immobili dell’edilizia sociale e la bassa copertura delle domande di alloggio.

“L’Amministrazione comunale non condivide le scelte effettuate dall’Ater e dall’assessore Regionale di riferimento, in quanto ritiene che gli interventi di edilizia pubblica non debbano essere effettuati per interventi di lusso destinati ad una fascia di utenti che hanno possibilità economiche che consentano loro comunque di reperire alloggi sul mercato convenzionato ma per garantire interventi finalizzati a garantire il decoro degli alloggi già assegnati e consentire un alloggio a tutti i cittadini che non sono in grado di sostenere le spese per reperire alloggi nel mercato convenzionato”, scrive in una nota l’ex sindacalista.

Da parte sua, il presidente dell’Ater, Emiliano Napoletti, ha difeso l’intervento, sottolineando il valore sociale e storico del recupero dell’edificio in pieno centro cittadino. “Il progetto non solo riporta alla comunità un pezzo di storia, ma mira anche a rivitalizzare l’area attraverso l’inserimento di nuove famiglie,” ha replicato Napoletti, lamentando l’assenza dell’amministrazione comunale all’inaugurazione come segno di disapprovazione per una scelta giudicata positivamente in altri contesti.